La L.I.M. come “oggetto” integrante la diversabilità e generatore di motivazione intrinseca .

Docenti conduttori

Renato Ceccon – Raffaella Di Lisi

Questa esperienza è riferita in particolare all’area logico-matematica, ma ha visto il contributo di altre discipline nelle discussioni e conseguenti riflessioni che si sono prodotte in merito al concetto di probabilità e alle truffe connesse alle lotterie e al gioco del lotto, questo in special modo nell’Educazione alla Cittadinanza.

Nella Classe 3x sono inserite due allieve diversamente abili, di cui una certificata come “Border Line insufficienza mentale medio-lieve”, tale allieva è stata penalizzata dalle numerose lacune accumulate negli anni della scuola primaria dove ha avuto un pessimo rapporto con gli insegnanti e dalla situazione familiare difficile sia sotto il profilo affettivo che economico. Tale situazione, la scarsa autostima e un carattere molto difficile e in genere di tipo oppositivo ha ostacolato a volte l’incremento di sviluppo possibile ed auspicabile, in base alle sue effettive potenzialità, comunque grazie al’utilizzo della L.I.M. in molte materie ( vedi blog di Italiano all’indirizzo: www.einaudideiragazzi.provincia.venezia.it i blog di spagnolo ed inglese, rispettivamente : http://einaudimarghera.wordpress.com ed http://einaudimargheraespanol.wordpress.com lo sportello online di matematica e scienze http://malcontentascienze.wordpress.com ) si è assistito ad una inversione di tendenza: l’allieva ha ben gradito questo tipo di attività.

In particolare attraverso questa esperienza: “Smascheriamo i maghi “ ha ribaltato la sua situazione passando da elemento passivo a elemento determinante nella conduzione della attività, lavorando alla L.I.M. e riverberando al gruppo classe quanto appreso durante lo svolgimento della ricerca e dello studio della probabilità.

Come ultima analisi è possibile affermare che l’uso della L.I.M. nel gruppo classe e per piccoli gruppi (metodo “cooperative learning” e tutoring tra allievi), ha permesso di aumentare il tasso di integrazione/inclusione dell’allieva e ha fortemente motivato l’intera classe alla didattica supportata dalle N.T.

Le fasi dell’esperienza:

FASE 1. Discussione stimolata da un video e dalla lettura in classe di una pagina web. 1h.

L’esperienza inizia con una discussione sulla lotteria, chiedendo agli studenti cosa sanno sulle regole del gioco, su possibili sistemi per aumentare le possibilità di vincita e sui numeri ritardatari.

Si effettua una ricerca in rete utilizzando un motore di ricerca per termini e gli allievi recuperano un video e lo presentano al gruppo-classe attraverso la L.I.M..

Il video presente in questo sito è stato tratto da un servizio presentato nel programma televisivo: “Striscia la notizia”, dove viene smascherato un truffatore che prometteva false vincite alla lotteria.

In seguito si propone la lettura, attraverso la LIM, di alcune parti della pagina web contenuta nel sito:

www. xxxxxxxx.it

Attraverso questa pagina web, vengono venduti per 50 euro, dei sistemi allestiti in file excel che, secondo l’autore del sito, tenendo conto di tutti i numeri della lotteria estratti in periodi di tempo molto lunghi e dei numeri ritardatari, dovrebbero fornire numeri vincenti.

La discussione si focalizza sui numeri ritardatari e sulla loro probabilità di estrazione rispetto ad altri numeri. La discussione si conclude con la necessità di comprendere il significato e la misurazione della PROBABILITA’ di un evento casuale.

Un gruppo prepara una presentazione in PowerPoint : “OPERAZIONE “SMAGHIAMO IL MAGO” relativamente al problema della credenza popolare rispetto ai numeri ritardatari del lotto : Molti credono che i numeri “ritardatari” offrano maggiori possibilità di vincita e puntano somme di denaro di volta in volta sempre più elevate. In questo modo molte persone si rovinano, indebitandosi e diventando vittime di usurai.

Il gruppo, di cui fa parte l’allieva diversamente abile, espone alla classe la presentazione.

FASE 2. Il lancio del dado: la frequenza di un evento. Momento di integrazione con la LIM, 2h.

Questa fase della lezione è il “focus” dell’attività rivolta all’integrazione. La studentessa certificata presenta al gruppo-classe attraverso la L.I.M. un semplice programma “smaghiamo.exe”, realizzato dal suo gruppo coadiuvato dal prof. Ceccon, in cui viene rappresentato il lancio di un dado, ad ogni lancio corrisponde un risultato casuale.

Gli studenti, in piccoli gruppi, trascrivono sul quaderno i dati prodotti alla LIM, e li organizzano in una tabella in cui viene messa in evidenza la frequenza assoluta, la frequenza relativa e la frequenza percentuale. Ogni gruppo lavora con una serie di 10 lanci diversa. I grafici ottenuti dai diversi gruppi vengono confrontati e discussi.

FASE 3. Il foglio di calcolo per i grandi numeri: dalla frequenza di un evento alla probabilità, 1h.

Il file excel predisposto dall’insegnante  viene spiegato alla classe utilizzando la LIM

Vengono confrontati i dati ottenuti con 10, 100 e 10000 lanci. Ai ragazzi viene fatto notare che:

• con 10 lanci, i valori di frequenza della comparsa di ogni numero possono essere molto diversi da serie di lanci a serie di lanci (situazione che conferma quanto sperimentato in classe nella fase precedente)

• con 100 lanci i valori di frequenza di ogni numero tendono ad avvicinarsi

• con 10000 lanci, i valori si avvicinano al numero 1/6, valore della PROBABILITA’ che lanciando un dado si ottenga una qualunque delle sue facce.

FASE 4. Generalizzazione: quantificazione della probabilità e i casi limite (il certo e l’impossibile). Esercizi di rinforzo. 1h.

Alla classe, suddivisa in piccoli gruppi, sono stati proposti vari esercizi per rinforzare i concetti appresi, discutere i casi limite e calcolare la probabilità come valore percentuale

Il progetto in questione, basato sull’uso interattivo della L.I.M. si è dimostrato un potente mezzo di attrazione/motivazione nella didattica quotidiana ed in particolare in quella speciale a favore dell’inclusione/integrazione di una delle due allieve disabili presenti nella classe. Anche la seconda disabile, down con una gravissima ipovisione si è avvalsa dei libri di testo in formato digitale, rappresentando quindi una risorsa per i compagni che hanno potuto a volte interagire sui libri e sulle immagini con gli strumenti offerti da “starboard” il sw che accompagna questo modello di LIM. La conduzione del progetto (e quindi l’ utilizzo della LIM) ha trovato naturale sbocco nella metodologia del Cooperative Learning dando modo ad ogni gruppo di ricercare, analizzare ed operare su questo tema e quindi relazionare al gruppo-classe rispetto al lavoro svolto. Veramente importante questo aspetto che ha reso partecipe anche allievi con gravissimi problemi sociali, generalmente passivi e demotivati nella pratica della didattica tradizionale .

I vincoli riscontrati sono di ordine tecnico, è stato veramente faticoso tenere in ordine il pc della LIM utilizzato nelle varie materie, controllare ed ovviare alla presenza di virus informatici e stabilire la connessione in rete (di tipo wifi) e risolvere problemi Hardware che si sono presentati.