PESCE

Sardegna la Burrida della zia Lalla-

Mia zia Lalla, nata a Mestre, si è innamorata di mio zio Augusto Cuzzocrea di Cagliari.
Mio zio era militare in una caserma vicina e nel primissimo dopoguerra (1946) lo ha sposato trasferendosi a Cagliari. Zia Lalla, nonostante le molte difficoltà e traversie del momento storico e sociale è riuscita a superare quei momenti difficili grazie anche al suo carattere.
Zia Lalla si è anche innamorata della Sardegna , della sua storia e cultura e della cucina locale, amore che ci ha trasmesso. Mia zia e mio zio Augusto non ci sono più anche se spesso penso a loro e ai bei momenti vissuti insieme sia a Mestre che a Cagliari e pure a Villasimius, scrivo qui la ricetta come me l’ha dettata mia zia. A loro dedico queste pagine…

La difficoltà nel realizzare questo piatto consiste nel fatto che mentre il gattuccio di mare si trova facilmente nelle pescherie per quanto riguarda il fegato è da parecchio tempo che non si riesce ad acquisirlo dato che il pesce viene eviscerato a bordo dei pescherecci e quindi il gattuccio arriva nel mercato ittico già pulito.

Ingredienti:

Uno o due gattucci di mare (cagnoeti in veneziano) circa1 KG e mezzo
Il fegato del Gattuccio
noci sgusciate 6 hg
tre o quattro spicchi d’aglio
una foglia d’alloro
le verdure per cuocere il pesce: 1/2 cipolla, sedano. carota, un po’ di aceto
aceto abbondante
olio sale e pepe q.b.

Preparazione
Tritare rosolare l’aglio dopo aver eliminato il germoglio, con l’olio e le noci tritate grossolanamente, aggiungere il fegato del gattuccio dopo averlo sbollentato per pochi minuti. Aggiungere un paio di bicchieri di aceto e schiacciare il tutto con una forchetta. Sfumato l’aceto salare, pepare a piacimento
Si ottiene così una salsa che servirà per condire il pesce.

Lessare il gattuccio di mare con la foglia di alloro e le verdure, tagliarlo a tronchetti. Formare degli strati alternando i pezzi di pesce e la salsa bagnando il tutto con un po’ aceto. E’ un gustoso antipasto che può essere anche un secondo.

Si serve freddo a temperatura ambiente, è più buono dopo uno due giorni e si conserva egregiamente in vasetti per una settimana.